Di questi tempi, con la crisi che ci vuole strappà pure le mutande, con le tasse, gli aumenti, il guardaroba per la nuova stagione, e mettici pure Nino D'Angelo che fa i concerti per la gioia di mia madre...di questi tempi, dicevo, comprare un rimmel di Chanel è davvero dura, figurarsi una loro borsa.
E così ci sono quelle sere in cui apro il frigorifero e grido "noia pura". Voglia di cucinare zero. Mi piacerebbe uscire, ma il solo pensiero di spendere 30/40 euro per una cena mi fa rabbrividire come i film con Manuela Arcuri.
E ipnotizzarmi davanti a "Molto bene", "Cuochi e fiamme", "Cotto e mangiato" o "Le ricette di Giallo Zafferano", non saziano la mia fame.
Così, penso a quali ristoranti possano riempire di gioia la mia panza e il portafoglio...e mi viene subito in mente "Acqua e Farina" a Testaccio.
Il locale è carino, molto semplice e forse anche un po' troppo anonimo. E' molto piccolo, si sviluppa tutto in lunghezza...praticamente è stretto e lungo come il corridoio di casa (non della mia che io abito in un bucolocale).
Però dai, noi siam qui per mangiare e dell'arredamento ci frega quanto sapere che Elisabetta Canalis ama le sopracciglia folte.