venerdì 15 novembre 2013

Ristorante Retro. Quelli belli come noi stanno avanti.

Ah! Finalmente è finita. Finalmente le mie preghiere e imprecazioni sono state ascoltate... La gestione del ristorante Retro di viale Marconi è cambiata e il proprietario/socio/direttore, quello che era, ha deciso di liberarci della sua "amata" presenza e di cambiare aria.
Simpatico come i peli del naso quando fanno capoccella, adorabile come un chihuahua in tutù rosa incazzato, lui era l'anti in tutto. Roba che ti faceva venire l'orticaria solo a vederlo.
Comunque, fortunatamente, ora non dobbiamo più interagire con lui manco pe mezzo minuto.
La nuova gestione non ha apportato nessun cambiamento, il menù è rimasto uguale a prima (e meno male, dico io, perché ci son piatti deliziosi), e anche l'estetica del locale non è variata...è rimasto bello come una busta de fave.
Perché diciamocelo, Retro non brilla certo per bellezza e glamour (voglio precisare quella del locale, perché quei manzi dei camerieri erano un gran bel motivo per andarci)... è grande, ma non so bene il perché, mi ha sempre dato un senso di vuoto, di asettico.


Sembra na mensa messa in tiro per il pranzo di fine anno.
Ci puoi andare a cena vestita in tuta di ciniglia e dire tranquillamente "ma sti cazzi, guarda là...sembrano le sedie e i tavoli de mi nonna".
E a me, me piace.

Il cibo invece è bello e decisamente buono (questo secondo l'andamento dei dati di gusto di papilla acida presi in analisi dal 2002 al 2013).
Retro è prettamente una pizzeria-griglieria, la parte ristorante è composta dai piatti del giorno indicata sulla tradizionale lavagna.
Gli antipasti sono sfiziosi e veramente gustosi, ogni volta che li leggo sembro na matta alle prese coi saldi alla Coin, li vorrei T-U-T-T-I.
Quelli che stra consiglio sono: tortino in carrozza con provola e prosciutto di Praga (morbido, fiero e imponente, ora capisco il vero senso del pane in cassetta), millefoglie di melanzane (una piccola parmigiana che è la fine del mondo), e pecorino toscano al forno con miele al tartufo e noci (io dico no a Valsoia e sì alla pecora).

Tortino in carrozza.

Le pizze sono alla romana, basse e croccanti, e oltre alle classiche, si possono scegliere quelle ripiene a forma di ciambella e i crostoni (anche se l'ultima volta che l'ho mangiato non sono riuscita a finirlo a causa della troppa cottura del ciauscolo...in bocca c'avevo un intero stabilimento salino tanto che la mia cellulite è andata a far festa sui gomiti).
La carne, anche se non c'è molta scelta, è sempre buona e cotta al punto giusto. Mentre i primi fanno impallidire pure Pierre Dukan e la cacio e pepe te fa ringrazià de vive a Roma.

Una nota di merito va al servizio che, quando ho fatto presente che il crostino era un "pelo" salato (son pur sempre una signora...acida sì, ma con stile), si son fatti in quattro per rimediare offrendomi alla fine un dolce.
Un tortino di mele con crema, strepitoso da sentirmi in dovere di accompagnare con il famoso trittico (bicchierini di tiramisù classico, alle fragole e sbriciolata alla nutella).
Che fai, non ringrazi per il dolce offerto ordinando un altro dolce ancora? Non son mica maleducata eh.

Insomma, anche se i prezzi non sono economicissimi, Retro è da provare assolutamente.
Si abbina con tutto, è perfetto per una cena tra amici, di coppia, con prole al seguito, o di giovani donzelle alle prese con gli ormoni.

Colonna sonora: Quelli belli come noi.

Annatece:
Retro ristorante
Via Enrico dal pozzo, 5 - Roma
Tel. 06/5574370



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